Cerco sempre più di ridurre e selezionare i materiali con
cui lavoro, perché la cantina è ormai prossima all’esplosione ed occorre
mettere a frutto ogni oggetto che vi entra. Solo pezzi scelti, solo lampade di
sicura bellezza. Questo è anche un limite alla creatività, di certo, ma a volte
i limiti non sono un impedimento ma uno stimolo: il mio confine, attualmente, è
quello dei 3mq di scaffali del mio piccolo laboratorio. E da lì escono solo
lampade come queste: vecchie, vecchissime, e ricercate.
Questi pattini completamente in metallo sono con tutta probabilità anni ’50, quando gomme dure e materiali sintetici ancora erano poco diffusi. E la fortuna vuole che avessi anche due lampade flessibili, di quelle da lavoro, che si agganciavano al piano della scrivania: ne è venuta fuori una coppia di lampade da comodino (volendo) o ancor meglio da terra, da far pattinare ai lati del letto in un loft stile industrial, magari.
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